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Ridere la miglior terapia

ridere è la migliore terapia

Ridere, la miglior terapia

ridere è la migliore terapia

Ebbene Sì! e lo gridiamo a gran voce! Ridere la miglior terapia, per quanto riguarda l’aspetto della serenità, non solo fa bene alla mente ma anche al nostro corpo.

Ridere è davvero terapeutico?

Si possono trarre diversi benefici:

• a livello fisico migliora la circolazione del sangue, previene le malattie cardiovascolari e contribuisce alla salute del sistema immunitario. Inoltre il cervello in quel momento secerne le endorfine, neurotrasmettitori ovvero dei messaggeri all’interno del nostro  cervello che portano informazioni, queste alleviano il dolore, riducono lo stress e generano una sensazione di euforia e benessere.

• al livello cognitivo avendo generato una sensazione di benessere, succede che la persona allontana i cattivi pensieri, l’umore migliora e riduce quindi anche ansia e depressione.

• a livello comportamentale la risultante è che si agisce in maniera più serena.


Esercizio per ridere:

Porta indietro la testa e inizia a ridere anche per finta, vedrai che dopo poco arriverà una risata naturale e ti scapperà da ridere.


Se non ci sei riuscito/a, non preoccuparti! Oltre a questo esercizio si può guardare un video o un film divertente, leggere o farsi raccontare una barzelletta, guardare un comico, andare a teatro a vedere una commedia, andare in piazza a vedere un’artista, anche guardare persone che ridono e sentire una risata, magari particolare, fa ridere. Come puoi vedere ci sono tanti modi scegli quello che più preferisci. Quindi esci e divertiti, se stai bene tu fai star bene anche le persone intorno a te.

Nel video sono state invitate in un programma televisivo diverse persone che hanno una risata particolare, così si fa presto a ridere

Abbiamo detto che ridere è la migliore terapia, ma ricorda che ridere sulle spalle degli altri non è divertente! Lo scherzo è bello finché dura poco, si suol dire, quindi va ricordato che c’è una bella differenza tra il “ridere di te” e il “ridere con te”.

L’altro aspetto da considerare è che ci sono delle situazioni in cui si può ridere e altri in cui invece è inopportuno e si deve rimanere seri: questo succede in momenti di forte tensione o imbarazzo per la persona e così scappa la risatina per evitare di affrontare la situazione o l’evento molto stressante e temuto. In certi casi è meglio allontanarsi, se non è possibile è bene imparare a controllare alcuni impulsi.

CAROLINA CAPONE

Psicologa, psicoterapeuta cognitivo comportamentale Lecce e online

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